Lo specifico 1.500 che non correvo dalla notte dei tempi è forse l’allenamento in cui ho maggiori difficoltà – Quando ho iniziato a correre in pista tutti mi dicevano che i maggiori margini li avevo su questa distanza. Non ci ho mai creduto per un semplice motivo : non sono capace di soffrire alla distanza …ma forse posso imparare! Col tempo.
Sabato ne avevo uno bello duro, sono contento di averlo finalmente azzeccatto!
Gian Carlo un giorno mi scrisse che “mi manca soffrire come un maratoneta” . Ho una mentalità da velocista e quando aumenta la distanza tendo a tirare i remi in barca. Devo partire dal consiglio dell’amico blogger e guarda sempre avanti.