
IL FANTASTICO QUATTRO non è un eroe della Marvel o un numero da giocare al lotto, IL FANTASTICO QUATTRO è la motivazione, è la passione, è la fatica. IL FANTASTICO QUATTRO è il mio sogno o meglio il mio obbiettivo che spesso e volentieri coincidono!
Piccola premessa: 25 anni fa ho cominciato con l’atletica, correvo gli 80 mt e promettevo pure! Peccato che il mio talento non veniva integrato da allenamenti seri. A quell’età si sa pensi solo a dirvertirti, la fatica la releghi sempre in secondo piano. Poi crescendo ti viene il chiodo fisso (immaginate quale sia….) e allora diventa molto difficile concentrarsi in uno sport dove la fatica è padrona. Ricordo ancora tante gare mai vinte, ma sempre piazzato e tutte le volte anziché salire sul podio andavo a divertirmi con gli amici, normale pensare ad altro a quell'età...
Poi è arrivato il lavoro e il servizio militare e piano piano sono cambiate tante cose. Ho capito che per andare avanti dovevo pormi sempre degli obbiettivi senza precludermi nulla. Il motto era vivere alla giornata si, ma con degli obbiettivi e che con la sola forza di volontà potevo arrivare dovunque, o quasi. Così ho fatto: nel lavoro, nella vita e nello sport. Lasciando perdere i primi due, analiziamo in poche parole lo sport. Nel 2000 mi sono inventato “calciatore” di calcio a 5 (mai toccato un pallone in vita mia) e siccome le amichevoli non mi bastavano più mi sono posto come obbiettivo la partecipazione con una squadra creata da me ad un campionato amatoriale. In pochi anni doveva vincere qualcosa e arrivare ai vertici. Detto fatto ho raggruppato alcuni amici fidati e dopo vari esperimenti ci siamo iscritti ad un campionato del circuito Libertas. Non vi dico il primo anno com’è andata, ma quest’anno siamo arrivati ai vertici dei Playoff e in 7 anni abbiamo collezionato 6 coppe di cui 3 per il FAIRPLAY delle quali io, da capitano, ne vado orgoglioso. Porsi degli obbiettivi ha però un limite, una volta ottenuti i risultati è come una droga, vuoi sempre averne di più. Così ho lasciato la squadra di calcio in buone mani e mi sono posto altri traguardi e qui entra in gioco IL FANTASTICO QUATTRO.
Ad Agosto dello scorso anno è arrivato LUI, si proprio LUI “IL FANTASTICO QUATTRO”, ero appena tornato da una vacanza in Corsica, davvero come un sogno di mezz’estate…..
A dir la verità ero un po’ disorientato, il primo amore non si scorda mai ed è stata come una freccia nel cuore. Non correvo da tanto tempo avevo ancora qualche problema per una lesione alla caviglia procurata un anno prima in una gita in Val Grande ed ero appena guarito dal rischio di distacco della retina!! Ma quando l’obbiettivo chiama è troppa la sua forza e tornare a calzare le scarpe da podismo dopo tanti anni è stato davvero emozionante. Farlo poi sul serio davvero appagante!
La mattina seguente le mie ASICS già scalpitavano, anche loro non capivano come potevo calzarle solo per camminare. Erano tristi da mesi, da anni, ma quella mattina sembravano sorridere…..sembravano parlarmi e dirmi “dai Luciano che corriamo….dai che ci divertiamo”……
Ho cominciato subito a studiarmi qualche percorso sotto casa e da lì è iniziato tutto, era metà agosto del 2007 e la prima corsa l’ho fatta a 6.40 al chilometro faticando tantissimo …….due mesi a correre in solitaria (bellissimo) e il 4 di novembre dello stesso anno la prima Mezza Maratona, a Cesano Boscone (MI) chiusa in 1.40,28 con un sorriso stampato in faccia per giorni....
Poi ho cominciato a frequentare il Road Runners Club e a novembre dello stesso anno il campo sportivo XXV Aprile di Milano dove ho avuto l’onore di conoscere tantissimi amici, tra tutti i miei fidi compagni di allenamento, ma anche di merende Cristiano e Alberto.

Il mio spirito competitivo si stava risvegliando da 20anni di letargo e allora sono sono iniziate le gare e le sfide, la bronchite, la periostite, il male alla caviglia, il voltaren, il ghiaccio, le creme antisfregamento, il Garmin Forerunner 305 e infine l’infortunio al ginocchio alla mia ultima partita di calcetto…..e ora il Blog e l'addio (quasi) definitivo al calcio.
L’atletica mi ha ripreso e mi sono trovato come dentro un vortice e tutto anche grazie a LUI al FANTASTICO QUATTRO che mi ha fatto provare delle grandissime emozioni.
Penso che abbiate capito già dal titolo chi è IL FANTASTICO QUATTRO: a mio parere è il muro che distingue un runner medio da un runner evoluto. Quante volte ho sentito questo negli spogliatoi, durante un allenamento, una gara o solo leggendo le riviste di settore. Io l’ho sognato e me lo sono posto come obbiettivo. Non aveva un volto, ma assomigliava ad una poesia di Eugenio Montale. Solo che lui non rappresenta il male di vivere, rappresenta il riscatto, la grande voglia di arrivare e di superare muro dopo muro le difficoltà.
Dopo un anno di rodaggio e apprendistato posso giocare finalmente le mie carte e partire all’assalto. Lui è veloce, lui è sgusciante, alle volte è anche invisibile, sa essere cattivo e duro, può darti delle grosse gioie, ma anche dei dolorosissimi dispiaceri, ma io sono determinato e appena ne avrò la possibilità la coglierò al volo e lo batterò!
L’obbiettivo è correre 4 al chilometro dal 5.000 alla Mezza Maratona. Quanto tempo ci vorrà ? Non lo so, non mi pongo limiti di tempo. Di una cosa sono certo: ce la metterò tutta!
Spero di non rimanere bloccato all’introduzione, spero di scrivere altri capitoli del FANTASTICO QUATTRO, ma questo dipende tutto da me, dalle mie gambe e dalla mia testa.